LO SVILUPPO DEL PENSIERO COME STRUMENTO PER L'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L'uomo veramente pratico dà libero corso al suo pensiero su una determinata faccenda senza chiedersi angustamente ad ogni momento quale vantaggio sarà in grado di ricavarne. La preoccupazione esclusiva di ciò che concerne l'uso e l'applicazione pratica restringe l'orizzonte mentale e a lungo andare genera il suo stesso fallimento. Il potere d'azione esige larghezza di visione, e questa non può essere raggiunta solo attraverso l'impiego dell'immaginazione. Gli uomini devono aver raggiunto un sufficiente grado di interesse per il pensiero in quanto pensiero, per poter sfuggire alle limitazioni della routine e del costume. L'interesse per la conoscenza per amore della conoscenza, per il pensiero per amore del libero gioco del pensiero, è un fattore indispensabile alla emancipazione della vita pratica - per renderla sempre più ricca e progressiva. (John Dewey)



 

La precarietà dilagante ha eroso le motivazioni razionali degli individui, inducendoli ad adeguarsi alle condizioni di vita e lavoro, senza un obiettivo chiaro da perseguire. La mancanza di un progetto esistenziale ha come conseguenza la perdita di motivazione generale, che si riflette sul mondo produttivo, portando insoddisfazione e malcontento che generano inefficienza, conflitti e dispersione di energie.

 

L’approccio riflessivo-razionale pone la massima attenzione alla singola persona, coinvolgendo i gruppi in dialoghi e lasciando spazio al racconto e al coinvolgimento personale. L’attenzione e l’aderenza all’esperienza concreta ha una duplice funzione: da un lato rende l’individuo protagonista e gratificato, dall’altra porta direttamente al cuore delle problematiche reali del lavoro.

 

Ritagliare uno spazio per la riflessione sistematica permette di agire in modo rapido, di saper analizzare le conseguenza delle situazioni, di ottimizzare la produttività massimizzando la soddisfazione del soggetto rispetto al proprio operato.

La conoscenza di sè permette di essere sempre consapevoli dei processi in atto, dei propri obiettivi ed agire con maggior precisione e determinazione.

Il pensare bene inoltre è anche comunicare meglio: porre la giusta attenzione alle parole è indispensabile per lavorare in team, creare sinergie e facilitare i flussi di informazione.

 

L’approccio riflessivo-razionale, attraverso l’educazione al pensiero, permette di ottimizzare il processo produttivo, incrementando nei soggetti la consapevolezza delle proprie capacità, delle proprie responsabilità e del valore del proprio lavoro per se stessi e per l’azienda.

 

 

 

Rassegna Stampa

La Repubblica, 1 maggio 2006 – Socrate in ufficio, per lavorare meglio

Investire tempo, denaro ed energie nella filosofia fa bene anche agli affari; è possibile utilizzare la filosofia per avere un utile economico e sociale.[…]il venire meno dei valori fondanti di un tempo si trasferisce in una crisi di senso che investe anche i lavoratori. E chi vive e lavora senza avere una motivazione razionale forte lo fa malvolentieri, produce peggio, crea difficoltà. Pensare, capire e riflettere sul senso del proprio fare, vuol dire invece lavorare meglio e rendere di più.